Capsulite Adesiva

CAPSULITE ADESIVA

La capsulite adesiva, detta anche “spalla congelata” è una sindrome caratterizzata da un'importante perdita della mobilità sia attiva che passiva della spalla. E' caratterizzata da una condizione patologica della capsula, ove talvolta si riscontra la formazione di aderenze tra la capsula stessa e il collo anatomico dell'omero.
La capsula è una struttura anatomica fibrosa che riveste interamente l'articolazione della spalla, includendo i due segmenti ossei (omero e glena della scapola) e le strutture tendinee che vi si inseriscono. Contiene il liquido sinoviale che permette lo scivolamento delle strutture interne alla capsula senza che si generi attrito.

Mentre nella periartrite scapolo-omerale viene mantenuto il movimento passivo poichè strutturalmente libero, ma è limitato il movimento attivo dell'arto a causa del dolore, nella capsulite adesiva le aderenze e la riduzione del liquido sinoviale impediscono completamente il movimento, sia passivo che attivo.

Colpisce soprattutto le donne in un'età compresa tra i 45 e i 60 anni.
Le cause principali sono quelle post-traumatiche, quali fratture o lussazioni della spalla con conseguente immobilizzazione con tutore o gesso (capsulite adesiva secondaria).
Vi sono anche casi a insorgenza subdola e progressiva, in cui il dolore e la rigidità aumentano nel giro di poche settimane fino a bloccare completamente la spalla. Non è noto un meccanismo patologico ben definito ma sono casi spesso associati ad altre patologie, quali il diabete, disfunzioni tiroidee,patologie autoimmuni e cardiache (capsulite adesiva primaria o idiopatica).

I sintomi si presentano gradualmente, e caratterizzano le tre fasi della patologia:
- Fase dolorosa (di congelamento),  i movimenti del braccio sono possibili ma ridotti di ampiezza e accompagnati da dolore intenso e diffuso all'articolazione della spalla e lungo il braccio. Tale fase dura dai 2 ai 9 mesi.
-Fase di rigidità, caratterizzata da importante limitazione dei movimenti della spalla, soprattutto di abduzione, rotazione esterna e interna; il dolore, invece, si attenua. Dura dai 4 ai 12 mesi.
-Fase di “scongelamento”, caratterizzata da diminuzione graduale del dolore e recupero graduale della mobilità, che può risultare totale o parziale. Il recupero totale è garantito solo dall'adesione a un buon programma fisioterapico fin dalla prima fase della patologia. Può durare dai 6 mesi a 2 anni.

La diagnosi viene effettuata dal medico ortopedico attraverso la valutazione del dolore e un esame fisico che testi la mobilità dell'articolazione della spalla su tutti i piani. La radiografia e la risonanza magnetica possono evidenziale condizioni patologiche diverse o concomitanti.

Il trattamento è nella maggior parte dei casi conservativo.
E' fondamentale non trascurare i sintomi, già nella prima fase della patologia deve essere effettuata una visita ortopedica e iniziata una precoce riabilitazione affidandosi a uno specialista del settore (vi ricordiamo di accertarvi che il fisioterapista che vi segue sia regolarmente laureato).
Si avvale di:
-trattamento farmacologico: antinfiammatori orali e/o infiltrazioni cortisoniche
-terapie fisiche come tecarterapia ultrasuoni e laser volti alla diminuzione del dolore e l'incremento della vascolarizzazione
- mobilizzazioni articolari passive, abbastanza frequenti da garantire un buon recupero articolare ma altrettanto dosate in intensità al fine di non infiammare ulteriormente la struttura
-esercizi terapeutici a catena cinetica chiusa e esercizi di isometria per la cuffia dei rotatori, volti al mantenimento del trofismo muscolare e della vascolarizzazione dei tessuti.


Sono consigliate tre sedute a settimana a giorni alterni, nella giornata di riposo il paziente dovrà eseguire gli esercizi che gli sono stati insegnati con lo scopo di mantenere e rinforzare i risultati ottenuti durante la seduta.
La capsulite adesiva è una sindrome dolorosa molto invalidante, il paziente deve essere informato su tutti gli aspetti della patologia ed educato sull'autotrattamento e sulla gestione del dolore, presente e intenso durante tutto il percorso riabilitativo.

L'intervento chirurgico in artroscopia viene consigliato al termine della terza fase in caso di residuo blocco articolare o se presenti altre condizioni patologiche della spalla concomitanti.

spalla

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